Decreto milleproroghe 2023 convertito in legge

Il Senato ha approvato con 88 voti a favore, 63 contrari e 3 astenuti il decreto Milleproroghe. Il provvedimento adesso passerà alla Camera per la conversione definitiva entro il 27 febbraio, pena la decadenza. Il governo ha già preannunciato il ricorso al voto di fiducia.

Nel provvedimento vengono inclusi importanti differimenti come quello dello smart working per i lavoratori fragili, del corso-concorso per dirigenti scolastici e tanto altro.

Frutto di un lavoro bipartisan è la proroga fino al 30 giugno 2023 dello smartworking per i lavoratori fragili nel settore pubblico e in quello privato. È prevista poi una copertura finanziaria di 16 milioni di euro per far fronte alle spese di sostituzione di lavoratori come infermieri, medici e insegnanti la cui attività richiede la presenza e che nel frattempo vengono adibiti ad altre mansioni. 

Sul punto però, si crea una disparità che già fa discutere: i lavoratori del settore privato potranno fruire della modalità di lavoro agile fino a questa data anche in caso di figli fino a 14 anni, possibilità non concessa ai  dipendenti pubblici.

L’articolo 5, comma 11-bis del Decreto in corso di conversione fissa al 1° giugno 2023 la data dalla quale il Ministero dell’istruzione e del merito può bandire un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di complessivi 146 dirigenti tecnici, di cui 59 a decorrere dal 2024 e 87 a decorrere dal 2025.

Il testo approvato estende fino all’anno scolastico 2025 2026 la validità della graduatoria del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali.

Gli istituti AFAM possono reclutare, per l’anno scolastico 2023 2024 e nei limiti delle facoltà assunzionali, personale docente a tempo indeterminato.