21/12/2021 – Obbligo vaccinale

Lo Snals: “Piovono note su note che aumentano la confusione e il disorientamento”

Lo Snals-Confsal interviene in merito alla nota ministeriale n. 1927 del 17 dicembre 2021 relativa ai chiarimenti sulla gestione del controllo inerente all’obbligo vaccinale dei lavoratori della scuola.

Intervista al Segretario Generale, Elvira Serafini su Orizzonte Scuola
“Il Ministero dell’Istruzione con l’intento di fornire chiarimenti e interpretazioni utili all’applicazione del DL 172/21 aveva emanato le Note del 7 e del 14 dicembre.

Con un’altra Nota, la n. 1927 del 17 dicembre, ambisce stavolta a fornire “pareri” sui quesiti che provengono dalla comunità scolastica. L’ambizione a volte produce fallimenti. Infatti, i dirigenti scolastici e tutta la comunità scolastica sono ad oggi ancora più disorientati dai pareri forniti dal MI in ordine all’applicazione delle norme sull’obbligo vaccinale del personale scolastico”.

Per lo Snals-Confsal “l’unico spartiacque certo per imporre l’obbligo vaccinale è la presenza in servizio, cioè durante lo svolgimento delle attività lavorative. Questo prevede la normativa, in questo caso il DL 172/21 all’art. 3 comma 2. Punto e basta! Per noi non c’è alcuna necessità di dare ulteriori interpretazioni.
I pareri forniti dalla Nota del 17 dicembre si arrampicano su equivoche distinzioni tra le diverse situazioni e posizioni di stato del personale che comportano l’esclusione dall’obbligo vaccinale e la sospensione delle conseguenti procedure da mettere in atto, creando, anche, inutili discriminazioni tra il personale ed una diffusa ed allarmante confusione nelle scuole e tra i dirigenti scolastici ed ulteriori difficoltà per il regolare svolgimento delle attività didattiche”.
Infatti, prosegue il segretario generale Snals Elvira Serafini, “tale situazione diventa insostenibile in un momento, come quello attuale, di costante crescita di contagi e di diffusione mondiale della pandemia.
La Nota del 17 dicembre, poi, fa di più! Per il personale esonerato dall’obbligo vaccinale propone l’adibizione a mansioni anche diverse, dopo l’accertata impraticabilità di soluzioni alternative attestata dal medico competente e dal responsabile dei servizi di prevenzione e protezione. In particolare, facendo ricorso ad improbabili e inapplicabili modalità di impiego del personale esonerato, omette di indicare i presupposti giuridici e le possibilità concrete di sostituzione di tale tipologia di lavoratori. Dimentica il Ministero che l’adibizione a mansioni diverse si colloca nel quadro contrattuale delle utilizzazioni in altri compiti per inidoneità, seppur temporanea, accertata dalle autorità sanitarie. Nel caso degli esonerati dal vaccino anti Covid esiste una sola soluzione: devono continuare a svolgere le loro prestazioni lavorative come prima e le misure di protezione devono essere orientate a garantire la loro incolumità“.
“Con l’occasione dell’indicazione dei pareri la Nota si dilunga in inutili citazioni letterarie con il risultato, stavolta distruttivo, di frustrare la motivazione dei dirigenti dello Stato, che vengono invitati ad avere coraggio e ad affrontare i rischi. Ma lo Stato di Diritto è fondato sulla certezza della Legge, non sulle sfide.
La comunità scolastica ha bisogno di una bussola che funzioni realmente!“, conclude lo Snals.